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“Promuovere strategie condivise di interesse pubblico ed iniziative di promozione della
professione di Assistente Sociale”, è questo l’oggetto del protocollo d’intesa sottoscritto tra la
Presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità Margherita Perretti e il Presidente del
Consiglio regionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Basilicata Giuseppe Palo, martedì’ 5
marzo 2024 presso la sala B del Consiglio regionale di Basilicata
Questo Protocollo è finalizzato ad avviare un rapporto di collaborazione nei settori di interesse
comune, promuovendo una cultura della solidarietà e della sussidiarietà, dell’inclusione, del
benessere sociale, del contrasto ad ogni forma di discriminazione e di violenza, attraverso attività
didattiche e formative. Obiettivo condiviso della CRPO e dell’Ordine degli Assistenti sociali è
contribuire a costruire un contesto sociale accogliente e rispettoso dei diritti di tutte le cittadine ed i
cittadini.
“Questo protocollo – ha detto la Presidente della CRPO Margherita Perretti – si inserisce sul
fertile terreno delle azioni concrete che come Commissione stiamo portando avanti su tutto il territorio
regionale, coinvolgendo Enti Locali, Ufficio scolastico regionale, enti del terzo settore, Università, con
l’intento consolidare ulteriormente la realizzazione di politiche orientate alla promozione delle pari
opportunità e al contrasto delle discriminazioni, abbiamo condiviso con il Presidente Giuseppe Palo
che la cura degli altri e delle altre, attraverso l’importante ruolo esercitato dagli Assistenti Sociali
possa mettere le persone nelle condizioni di compiere le proprie scelte senza giudizi di valore morale”
“Promuovere strategie condivise con la Commissione Regionale pari Opportunità, – ha
sottolineato il Presidente del Croas Basilicata Giuseppe Palo – in un momento in cui vi è la tendenza
ad alzare steccati e muri che inevitabilmente portano alla frattura tra le persone con un indebolimento
delle relazioni e dei legami all’interno delle nostre comunità,
diventa fondamentale che la nostra professione eserciti a pieno il suo ruolo con azioni di
valorizzazione e di promozione dei singoli individui e delle loro differenze, ma anche come interfaccia
tra gli attori che agiscono politiche attive orientate a favorire la parità e l’integrazione. Non bastano le
leggi, non basta l’azione della sola CRPO serve una stretta alleanza tra istituzioni e società civile in
un sistema che possa efficacemente contrastare la violenza di genere in tutte le sue forme”.